Dott.ssa Elisa Benasciutti - Phd Biologa​​ Nutrizionista

Il Microbiota

scheme

Il microbiota intestinale rappresenta un insieme di differenti comunità microbiche (batteri, funghi, archeobatteri, protozoi e virus) che coabitano nel nostro intestino e, quando in equilibrio (eubiosi), contribuiscono  alla nostra salute. Il microbiota intestinale è coinvolto nella fermentazione delle fibre, nella sintesi delle vitamine, nell’assorbimento di nutrienti. Attraverso la produzione di batteriocine ci difende dall’attacco dei patogeni; inoltre, comunica con il sistema immunitario e con il cervello. 

micro2

Il mantenimento dell’eubiosi è importante per la salute dell’individuo.
L'analisi del microbiota intestinale diventa è fondamentale importanza perchè essa ci permette di  capire da quali comunità batteriche è composto l’intestino del paziente.
Per ristabilire l’eubiosi, il professionista può intervenire con la specifica alimentazione, probiotici, prebiotici e integratori, a seconda delle necessità. E' fondamentale che la refertazione e l’interpretazione di tale analisi venga effettuata da un professionista realmente competente, così come è essenziale che l’analisi del campione di feci venga effettuata in un laboratorio specializzato in questo campo.

Se, per vari motivi (scorretta alimentazione, grasso viscerale, eccessivo utilizzo di gastroprotettori, assunzione prolungata di antibiotici…), si crea uno squilibrio nel microbiota intestinale, l’intestino passa da una condizione di eubiosi, ossia di equilibrio, a una condizione di disbiosi, ossia perdita dell’equilibrio. In questo caso, si perde il corretto rapporto tra le comunità microbiche e alcune di esse tenderanno a prevalere sulle altre. Questo porta inizialmente solo il sistema gastrointestinale a uno di scorretto utilizzo dei nutrienti e all’infiammazione. Se la disbiosi è grave e prolungata nel tempo, lo stato infiammatorio potrebbe estendersi al di fuori del sistema gastrointestinale, coinvolgendo altri organi.